Pubblicata per la prima volta nel 1999 da Forum Nazionale del Terzo settore, Fondazione Sodalitas e Summit della Solidarietà, la Carta della Donazione è il primo codice italiano di autoregolamentazione per la raccolta e l'utilizzo dei fondi nel non profit.
L'edizione 2011 della Carta della Donazione aggiorna la prima edizione. I principi e i valori di riferimento sono stati mantenuti inalterati, ma tengono conto delle esperienze e delle reali attività di monitoraggio e controllo svolte progressivamente dall'IID in questi anni, non più limitate alle organizzazioni che vivono principalmente di raccolta fondi.
In questo modo si ritiene di dare piena giustificazione alla missione dell'IID ovvero:
"contribuire con ogni opportuna iniziativa a diffondere tra le organizzazioni senza scopo di lucro comportamenti di eccellenza tramite la correttezza gestionale, la trasparenza e la verificabilità dell'utilizzo delle risorse messe a disposizione per finalità sociali da donatori ed erogatori, sia privati sia pubblici".
Essa tiene conto inoltre:
In un'ottica di continuità alla Carta viene mantenuta la specificazione “della Donazione”, dando a questo termine il significato onnicomprensivo di "qualsiasi risorsa messa a disposizione da un soggetto per sostenere le attività di enti che si occupino di sociale, di cultura, di ambiente, di ricerca, senza scopo di lucro o con intenti mutualistici".
L'IID è un'associazione giuridicamente riconosciuta, senza scopo di lucro, che a sua volta si ispira ai valori contenuti nella Carta.
Le organizzazioni che aderiscono alla Carta e all'IID sono soggette a monitoraggio e controllo periodico, secondo procedure di verifica definite e svolte da valutatori terzi ed esterni, qualificati come competenti sul controllo dei contenuti della Carta e della “Guida all'autovalutazione e alla valutazione di parte terza” (quest'ultima periodicamente emessa da IID).
Le procedure si concludono, in presenza di conformità, con l'emissione di un attestato.
La verifica viene ripetuta annualmente.